lunedì 25 gennaio 2016

La parola PACE nel mondo

Come si dice la parola PACE nel mondo


  • Arabo   Salààm
  • Indiano  Shànti
  • Spagnolo   Paz
  • Giapponese   Heiwa
  • Filippino   Kapa
  • Greco   Irin
  • Russo   Mir
  • Francese   Paix
  • Inglese   Peace
  • Indonesiano   Damai
  • Svedese   Fred
  • Olandese   Vrede
  • Tibetano   Shide
  • Cinese   Héping
  • Ebraico   Shalòm
  • Swahili   Salama
  • Portoghese   Pax
  • Thailandese    Santiphap
  • Tedesco   Friede


Se la popolazione mondiale -e cioè tutti i 5,8 bilioni di abitanti della Terra- si prendessero per mano, potrebbero create una catena che circonderebbe il mondo ben 160 volte!

GLORIA - CLASSE VA
 










La Medicina


La medicina

La medicina esiste da quando è nato l’uomo.

In principio si usavano soltanto rimedi naturali, come erbe che aiutavano le guarigioni, oppure piante. Il primo vero medico fu Ippocrate, un medico greco, di cui ancora oggi va in vigore il famoso “giuramento di Ippocrate”. . Egli nacque nel  460 a.C. a Kos e morì nel 377 a.C. a Larissa. Ippocrate è stato un medico, geografo, greco antico, considerato il padre della medicina. Egli rivoluzionò il concetto di medicina, tradizionalmente associato con la filosofia, trasformando la medicina in una professione.

Ogni medico prima di curare deve fare il giuramento di Ippocrate.

 Daria e Sofia - VD
 


 

Intervista impossibile a Enzo Ferrari


ENZO FERRARI E MARANELLO

Di Giorgio De Filippis (classe VC)

Enzo Ferrari nasce a Modena il 18 febbraio 1898 in una famiglia della borghesia modenese ,il padre è titolare di un’ azienda di carpenteria .

Quando decidi di fare il pilota?

Dopo aver lavorato come collaudatore di automobili ho deciso di fare il pilota

Quali gare hai vinto?

Molte , ma quella che mi è rimasta nel cuore è il circuito del 1923 del Savio a Ravenna

Come nasce il cavallino rampante?

La storia del cavallino rampante è semplice .Il cavallino era dipinto sulla carlinga del caccia di Francesco Baracca, l’eroico aviatore della Prima guerra mondiale, l’asso degli assi. Quando vinsi il circuito nel 1923 conobbi il conte Enrico Baracca padre dell’eroe, e la madre, contessa Paolina. Fu lei a dirmi, un giorno, “Ferrari metta sulle sue macchine il cavallino rampante del mio figliolo. Le porterà fortuna.” Il cavallino era ed è rimasto nero, io ho aggiunto il giallo canarino che è il colore di Modena.

Intervista impossibile con Ferrero


IL  CORRIERE DELLA SERA

ARTICOLO GIORNALISTICO DI Luca Spina

INTERVISTA IMPOSSIBILE: FERRERO

Ero seduto ad un tavolino in un bar di Villa Torlonia ed eccolo arrivare con la sua Ross Roice nera, lo vedo uscire dalla macchina guidata dall’ autista lo vedo uscire  con un cappello e una giacca di pelle. Lo raggiungo e gli do la mano e da qua incomincia la nostra intervista; apro il mio block notes dove ho scritto le domande da fargli e inizio ad alta voce con la prima domanda: “COME È NATA LA NUTELLA?” E lui mi risponde: “All’inizio volevo solo diventare famoso quindi cercai di inventarmi alcune cose e alla fine mi venne un’idea, io da piccolo ero ghiotto di cioccolata, infatti ero un po’ cicciottello, comunque ho pensato di prendere la cioccolata al latte e aggiungerci alcuni ingredienti; la mia lista era lunga, molto lunga, e diceva: GELATINA-NOCI… e finiva con NOCCIOLE. Allora provai ad unire ciascun ingrediente e a me piaceva molto la cioccolata con la gelatina però poi mi sono detto: ha me piace questa combinazione ma piacerà anche agli altri bambini? Allora feci assaggiare la mia combinazione a una tonnellata di bambini e alla maggior parte non piaceva e poi dopo una lunga lista di fallimenti arrivai alle nocciole. Quando ho unito nocciole e cioccolato mi venne fuori una crema la feci assaggiare alla solita tonnellata di bambini e alla maggior parte piaceva molto e così nacque la NUTELLA!!!!!!”

Continuai a fare domande e la seconda fu: “PERCHÉ TUTTI GLI ALTRI PRODOTTI CHE HAI ESPORTATO LI HAI CHIAMATI FERRERO… E QUESTO LO HAI CHIAMATO NUTELLA?” E lui mi rispose: “intanto all’inizio non avevo tanta fantasia e poi perché volevo che il nome del prodotto derivasse da nocciola = nutella e poi perché appena creata la nutella non la ho esportata subito ma ho preferito aspettare qualche anno e solo a 18 anni ho deciso di esportarla e non volevo cambiare nome perché volevo che una parte di me da piccolo rimanesse in quel prodotto.

Allora io soddisfatto della risposta ho deciso di porgli l’ultima e terza domanda: “HAI INTENZIONE DI CONTINUARE A PRODURRE ALTRI PRODOTTI?” E lui disse: “ assolutamente no perché ormai sto invecchiando e tra un po’ di tempo andrò in pensione quindi l’unica cosa che esporterò è una quantità maggiore di grammi di nutella (1000g 1500g) ovviamente fino a un certo punto.

Finite le domande lo salutai con una stretta di mano e lui entro nella macchina e lascò velocemente la Villa Torlonia.