sabato 16 aprile 2016


Poesia

C’è una scuola piccola…

di Gaia Martinez Valorta e Giacomo Viola classe 5E

C’è una scuola piccola piena di ricordi,

ricordi vicini, lontani e felici.

Ci sono maestre e maestri che ogni giorno

insegnano cose nuove…

Questa scuola non la voglio abbandonare

neanche per andare alla succursale.

Qui ci sono cresciuto e rimarrà sempre nei miei ricordi e nel mio cuore.

giovedì 7 aprile 2016

I significati dei nomi dei ragazzi della VA- a cura di Sara

I significati dei nomi della 5°A


1)     Greta= perla
2)    Alessio = protettore colui che difende
3)    Giulia = sacro di Giove
4)    Cecilia = cieca
5)    Daniel = Dio ha giudicato in tal modo
6)    Sofia.D = sapienza
7)    Paola = non grande e non piccolo
8)    Ludovica.M = combattente ,valoroso
9)    Pietro = roccia
10)   Ludovica. N  = combattente valoroso
11)     Daniele = Dio mio giudice
12)   Alice = di nobile aspetto, creatura del mare
13)   Sofia.P = sapienza
14)   Davide = amato
15)   Paolo = non grande e non piccolo
16)   Matteo = dono di Dio
17)   Sara = principessa
18)   Elena = splendore del cielo
19)   Gloria = gloria, che abbia fama e onore
20)  Victor = vittorioso
21)   Francesco.Si = appartenente ai Franchi, francese
22)  Francesco.Sp = appartenente ai Franchi, francese
23)  Gaia =allegra, vivace
24)  Alessia = protettrice, colei che protegge

A cura di Sara Rinaldi VA



martedì 5 aprile 2016

Quest'anno l'otto dicembre di Ludovica della classe VD



Quest’anno l’8 dicembre: una festa tutta particolare

L’8 Dicembre si inaugura il Giubileo straordinario di Papa Francesco tra gioia e paura.

(Festa, la gioia dei preparativi e il timore degli avvenimenti accaduti a Parigi)

Tutte le famiglie attendono con ansia e gioia la festa della Madonna dell’8 dicembre per preparare tutti insieme le case con luci alberi e presepi.

Bambini e adulti si trovano tutti insieme ad adornare gli alberi con palline e festoni.

Quest’anno l’ 8 dicembre sarà ancor più emozionante, inizia il Giubileo straordinario di Papa Francesco, i pellegrini si sono mossi a piedi dalle loro città per raggiungere Roma e San Pietro in occasione dell’apertura della Porta Santa. Una gioia che però è accompagnata da paura dopo i fatti terroristici avvenuti a Parigi.




Un fatto di cronaca - Nicolò classe VD




Un fatto di cronaca



 Vorrei parlare di un fatto di cronaca che è accaduto poco tempo fa a Parigi.
C’è stato un attentato terroristico da parte dell’ ISIS, che ha causato la morte di molte persone, seminando orrore  in tutto il mondo!
I terroristi credono che tutto ciò sia giusto, ma in realtà sono persone molto cattive e potenti che cercano ad ogni modo d raggiungere i loro scopi.
Essi perdono la loro stessa vita per compiere delle stragi in quanto sono convinti che in questo modo  potranno raggiungere il paradiso.
Io credo che l’odio porta solo altro odio e che così i problemi non si risolveranno mai!
Sono anche molto spaventato perché queste stragi potrebbero avvenire in qualsiasi posto.


Illusioni ottiche di Eleonora classe VD


ILLUSIONI   OTTICHE

Oggi è venuto il padre di Luca della classe VC, che fa di professione l’oculista, ci ha mostrato delle slide spiegandoci molti fatti interessanti e curiosi sull’apparato visivo. Sono rimasta molto colpita  e ho imparato molte cose.


Le illusioni ottiche ingannano l’apparato visivo umano, sono in grado di far percepire in maniera diversa ciò che è presente nella realtà o qualcosa che in verità non è presente nell’ambiente circostante.

La moglie o la suocera    
La linea orizzontale gialla superiore sembra più lunga a causa della prospettiva, ma in realtà le due linee gialle hanno uguale lunghezza
Le linee orizzontali e verticali che delimitano i quadrati di questa scacchiera appaiono non parallele



La moglie o suocera                                                                       L'anatra o il coniglio




Fissa l'immagine per un po' e poi prova a contare i puntini neri

Quante gambe ha questo elefante?

Trovo che sia stata un’esperienza molto interessante ed istruttiva.

Incontro con il Conte Ugolino - Trivellini classe VD

Di Trivellini  ( corriere della sera )              

Incontro con il conte Ugolino

Ero seduta ad un bar, aspettavo il conte Ugolino. Ad un certo punto vedo una cinquecento rossa bordeaux arrivare e parcheggiarsi; tra me e me ho pensato:
-E lui o non è lui ?-
Gli ho fatto cenno con la mano, ha attraversato la strada e si è seduto davanti  a me senza dire niente. Mi sono presentata:
-Buonasera sono la giornalista Trivellini del corriere della sera , e oggi sono qui per farle qualche domanda-
 “Buonasera a lei signorina sono a sua disposizione!” :
Perfetto!
 Ho preso dalla borsa la mia agenda e ho iniziato a fare la prima domanda:
“Lei è sposato ? se si, ha figli?
 “sì sono sposato e ho figli”.
“In un momento critico e di molta fame mangerebbe i suoi figli morti ? “
-Certo che no assolutamente no!”.
Vado avanti con la quarta domanda
 “ Se morisse dove pensa di andare all’inferno o al paradiso?”
 “Sicuramente andrò al paradiso”
“Perché è così sicuro di se stesso ?”
“Beh  perché non ho fatto mai nulla di male e non tradirò mai e poi mai la mia patria”
“ È sicuro che non la tradirà mai?”
 “ Perché si impiccia così tanto dei mie affari ? Perché non mi fa altre domande più normali?”
 “Si ma stia tranquillo perché mi manca l’ultima domanda: qual è il suo cibo preferito?”
-Le lasagne -
“Ha un altro minutino ?”
“Ancora uno” risponde lui.
 “Cosa pensa di fare come viaggio nei prossimi giorni ?” “Credo di andare insieme a un mio amico a NEW YORK”
Perfetto signor Ugolino per oggi può bastare, che ne dice ?”
“certo se vuole possiamo incontrarci un altro giorno!”
 Come desidera, per me va benissimo!

Al termine della conversazione, si è alzato e se ne andato con la sua cinquecento rossa bordeaux.  

Intervista a Dante - di Barbara classe VD

Intervista a Dante Alighieri:
Un viaggio Infernale

Di Barbara Gemelli

Mi chiamo Barbara Gemelli e scrivo per il quotidiano più importante della città. Oggi il direttore mi ha dato un nuovo incarico, quello di intervistare Dante Alighieri di ritorno da un suo lungo viaggio.
Sono andata a prenderlo, direttamente all’aeroporto di Fiumicino pensando di intervistarlo in macchina durante il viaggio verso Roma. Lo vedo arrivare molto elegante: smoking e scarpe lucide. Ma ha l’aria stravolta.
Inizio subito a fargli le domande:
BARBARA: “Signor Alighieri, mi parli del suo ultimo viaggio”;
DANTE: “È stato un viaggio lungo e sconvolgente, ma anche interessante”;
BARBARA: “Mi racconti dei luoghi che ha visitato”;
DANTE: “Tutto cominciò quando mi persi in una selva oscura, e per tornare alla civiltà ho dovuto attraversare tre luoghi molto diversi tra loro: l’inferno, il purgatorio e il paradiso”;
BARBARA: “Quale di questi luoghi le è piaciuto di più?”;
DANTE: “L’inferno, il luogo più spaventoso ma anche il più interessante, dove ho incontrato tante persone famose che mi hanno raccontato le loro storie. Ho addirittura pensato di raccontare le mie avventure in un libro”;
BARBARA: “Ha già pensato a un titolo per questo suo libro?”;
DANTE:  “Sono ancora indeciso tra due: Un viaggio Infernale o La Divina Commedia”;
Nel frattempo giungiamo all’albergo dove alloggia il signor Alighieri, per cui faccio l’ultima domanda.
BARBARA: “Ha intenzione di fare un altro viaggio?”;
DANTE: “Non penso proprio, credo che mi dedicherò solamente a scrivere il libro”;
BARBARA: “Grazie per la sua disponibilità e in bocca al lupo per il suo libro. Comunque io preferisco il secondo titolo”.



Intervista a Federica Pellegrini - di Alessia classe VD

I

INTERVISTA A FEDERICA PELLEGRINI

di Alessia Vargiu

Europei nuoto

Federica Pellegrini vince la medaglia d’oro nei 200 stile libero

Un’altra medaglia agli Europei di nuoto di Netanya. Federica Pellegrini ha vinto l’oro nei 200 metri stile libero in vasca corta.

Il 3 dicembre l’azzurra ha conquistato il titolo europeo nella staffetta 4×50 stile libero insieme a Silvia Di Pietro, Erika Ferraioli e Aglaia Pezzato in 1’36″05.

“Aver migliorato di un secondo il mio tempo di due anni fa è una bella soddisfazione” ha commentato la nuotatrice veneta a Rai Sport.

“Era la mia gara” ha detto Federica, “ Ho sempre tatticamente fatto una gara in questa maniera, cercando di trovare l’accelerazione negli ultimi 50 metri. E ci sono riuscita anche stavolta, sono molto soddisfatta”.

Riuscire a migliorare in vasca corta, dove ha sempre avuto più difficoltà ha dichiarato Federica, è stato un gran passo in avanti dal punto di vista tecnico.

Intervista a Giacomo Leopardi di Maria Vittoria VD

INTERVISTA A GIACOMO LEOPARDI

Sotto la finestra di casa mia vidi un gran letterato: Giacomo Leopardi .
Arrivava barcollando per colpa del suo corpo scheletrico. Scesi le scale e lo accompagnai in un bar, ambiente nuovo per lui.  Ci salutammo e ci presentammo; qui iniziò la mia intervista.
La prima domanda che gli feci fu: ”Lei, quando e dove è nato?“
Lui  con la sua voce sottile rispose: “Nacqui a Recanati,  il 29 giugno 1798.“
Continuai chiedendogli: “Da chi?“
Lui rispose: “Da Adelaide dei marchesi  Antici e dal conte Monaldo,“ e aggiunse, “poi ebbi altri 3 fratelli: Carla , Paolina e Luigi.”
Dopo aver chiesto un caffè continuammo  la nostra intervista.
“Scusi signor Leopardi, le posso dare  del tu?”, così ripresi il nostro dialogo.
E il grande poeta: ”Certamente signorina, così potremo parlare liberamente!”
“I libri di letteratura dicono che avevi raccolto, con grande spesa, una ricchissima biblioteca che nel 1812 hai persino reso pubblica ai tuoi concittadini e nella quale, a soli 10 anni, cominciasti a studiare da solo senza nessun precettore. E’ vero?”
Lui con uno sguardo di stupore mi guardò, poi mi rispose così: ”Certo è tutto vero e devo dire che ebbi l’appoggio dei miei familiari!”
Secondo me stavo invadendo troppo la sua intimità, ma ormai l’avevo fatto e gli chiesi ancora: “Chi fu la ragazza che conquistò il tuo cuore?”
Lui diventò rosso come un pomodoro e dopo alcuni secondi di imbarazzo cominciò: “La ragazza si chiama Silvia. Le dedicai anche una poesia. Se vuoi posso recitarne una strofa. Ti va?”
Risposi di sì e lui iniziò così:
“Silvia, rimembri ancora
quel tempo della tua vita mortale,
quando beltà splendea
negli occhi tuoi ridenti e fuggitivi,
e tu, lieta e pensosa, il limitare
di gioventù salivi?”

Appena finì gli chiesi di continuare a recitare tutta la poesia e così fece, ma ora non sto a raccontarvela tutta.
Il tempo era finito.
Tutti e due ci salutammo con una piccola lacrima sulla guancia.
Comunque posso raccontarvi il suo aspetto. Già prima avevo detto che era molto magro, aveva un viso pallido, quasi fosse un fantasma, i suoi capelli sembravano un cespuglio. Portava addosso una camicia color smeraldo e i pantaloni erano dello stesso colore. Ai piedi portava dei mocassini marroni.
Mi dispiace di non avergli fatto più domande, ma il tempo a nostra disposizione era terminato e non ci potevo fare niente.
Però non vi ho detto una cosa, mi sono fatta autografare il giornale. Ecco l’autografo con la dedica:

A Maria Vittoria con affetto
da Giacomo Leopardi

E si conclude così l’intervista a Giacomo Leopardi.

Scritto da Maria Vittoria La Gamba 


Intervista al Signor Alessandro Manzoni di Sara VD

INTERVISTA IMPOSSIBILE

INTERVISTA AL SIGNOR ALESSANDRO MANZONI
SARA FARNE’

Sono Sara Farnè  giornalista del “Winckelmann Time” e intervisterò il signor Alessandro Manzoni.
Lo vedo arrivare da lontano, sta scendendo da una limousine, indossa un abito elegante…
SARA: Buongiorno, signor Manzoni, sono Sara Farnè del “ Winckelmann Time”!
MANZONI:  Buongiorno, signorina Sara!
SARA: Come procede con il romanzo “I promessi sposi”?
MANZONI: Bene! Devo ancora decidere il finale!
SARA: Speriamo finisca bene! A chi si è ispirato per i suoi personaggi?
MANZONI: A persone di diversa cultura e diverso carattere… non posso anticiparle molto perché altrimenti non avrete curiosità nel leggere  il mio romanzo!
SARA: Allora aspettiamo tutti con ansia l’uscita del suo romanzo! Spero di averne uno tutto per me, con dedica… chiaramente!
MANZONI: Spero di rivederla all’inaugurazione del mio romanzo! A presto!

SARA: Grazie e in bocca al lupo! Ci sarò sicuramente!

Intervista a Garibaldi di Luca P. classe VD

Il Testo Giornalistico


Giuseppe Garibaldi si stava avvicinando a casa sua in Italia, quando, ad un certo punto, un ciclone di gente gli è andata addosso ed io, per fortuna sono riuscito ad intervistarlo. Mi sono  fatto spazio tra la gente che lo circondava e sono riuscito a fargli qualche domanda prima scappasse via per andare da Bruno Vespa a “Porta a Porta” come ospite d’onore. Gli ho chiesto: ”Signor Garibaldi perché ha deciso di Liberare l’Italia insieme ai Mille?” Ragazzo, per avere l’Italia libera ed unita!”. Ed ancora gli ho chiesto: “come ha fatto a chiedere ai Mille di seguirla in questa impresa pericolosa?”. “Caro ragazzo i Mille hanno voluto seguirmi per liberare l’Italia ed essere ricordati per sempre nella storia!”. Gli ho chiesto: ”signor Giuseppe è stato difficile trovare i Mille?”. Mi risponde orgoglioso: “assolutamente no, l’Italia è piena di giovani coraggiosi e sarebbero potuti essere anche 100.000, ma le barche non potevano portarne  più di 1000”. Garibaldi ha dimostrato che gli Italiani, quando vogliono, sono i più forti ed i più valorosi. Garibaldi con la sua determinazione ha unito l’Italia!

Luca P. classe VD


L'uomo vitruviano di Maria Casarotti classe VD

L’UOMO VITRUVIANO
Di Maria Casarotti


Oggi parleremo della simmetria nell’uomo.
Se osservate una sua immagine, come questa qui affianco, capite che se tracciate una linea verticale, questa divide la figura a metà, le due parti cioè sono uguali e sovrapponibili. Se osservate ancora bene quest’uomo, vedrete anche che l’ombellico è il centro della figura e non solo è anche il centro del quadrato e del cerchio in cui il corpo dell’uomo è inserito. Giovannotti ha scritto una canzone ispirata a questo disegno “L’ombellico del mondo”. Ma chi l’ha fatto questo disegno a penna e inchiostro, che avrete di certo visto nelle monete da 1 euro? È stato Leonardo da Vinci nel 1490 e l’ha intitolato “L’uomo Vitruviano”.
Il disegno originale è conservato a Venezia.
L’uomo vitruviano rappresenta le proporzioni del corpo umano.
E’ ispirato a un passo di Vitruvio che era un architetto e scrittore romano del primo secolo a. c.
Vitruvio racconta le misure dell’ uomo. Secondo lui infatti quattro dita fanno un palmo, quattro palmi fanno un piede, sei palmi fanno un cubito, quattro cubiti fanno un uomo oppure un passo. Vedete la figura:




Figura 1: Gli antichi per misurare utilizzavano delle unità del corpo

Carlo Azeglio Ciampi, all'epoca Ministro dell'Economia, aveva scelto proprio il disegno dell’uomo vitruviano da mettere sulla moneta da un euro con il significato:
“l’uomo come misura di tutte le cose”.


La pazza scienza - Martina Di Mauro classe VD

LA PAZZA SCIENZA DI ALBERT EINSTEIN:

 Di Mauro Martina CLASSE 5D
Albert Einstein,nasce il 14 Marzo del 1879 a Ulm, in Germania da genitori Ebrei.
Si trasferisce a Monaco di Baviera.
L'infanzia di Einstein si svolgeva nella Germania di Bismarck.
Albert Einstein,si Laurea nel 1900.




Nel 1905 pubblica tre studi teorici: 
  • Il primo : esposizione completa della teoria della relatività ristretta.
  • Il secondo: sull'interpretazione dell'effetto foto elettrico.
  • Il terzo: elettrodinamica dei corpi in movimento.

E' proprio quest'ultimo studio che porterà Albert Einstein a conseguire il premio nobel
per la fisica nel 1921.

Albert si spegne all'età di 76 anni negli Stati Uniti, a Princeton,il giorno 18 Aprile 1955,circondato dai più grandi onori.

 10 curiosità su Albert Einstein:

1)A Monaco dove studiò fino a 15 anni aveva buoni voti in matematica. A 16 anni fallì il test d'ingresso per il Politecnico,avendo il massimo dei voti in Fisica e Matematica.

2)La figlia segreta:
Nel 1903 Albert sposò la compagna di studi Mileva da cui ebbe due figli di cui
Hans Albert nato nel 1904,diventò un importante ingegnere.
Nel 1987 si scoprì che aveva avuto una figlia nata da una relazione precedente al matrimonio con Mileva.
Ancora oggi è sconosciuto il destino della bambina che venne cresciuta dai nonni materni.

3)Respinto dall'accademia:
Nonostante gli ottimi voti fu l'unico a non ottenere un posto da assistente al Politecnico di Zurigo.
Fu costretto a trovare lavoro presso l'ufficio brevetti di Berna.
Nel 1905 arrivò il suo ANNUS MIRABILUS e pubblicò quattro articoli che rivoluzionarono il mondo della fisica.

4)Che fine ha fatto il Premio Nobel'?
Nel 1919 Albert ottenne il divorzio dalla moglie e tra le clausole del divorzio,Albert dichiarò che quando avrebbe vinto il Premio Nobel gli avrebbe dato una rendita mensile.
Nel 1922, come da accordi, Mileva si vide recapitare una piccola fortuna. 

5)La prova che Einstein aveva ragione:

95 anni fa, un'eclissi solare totale aiuta a confermare le previsioni della teoria della relatività generale. Il fisico diventa immediatamente una celebrità


6)Spiato dal FBI
Albert si trasferì negli Stati Uniti nel 1933,lavorando come professore presso :
“INSTITUTE FOR ADVANCED STUDY DI PRINCETON”.
Fu da subito bollato come comunista dall'FBI.
Per un periodo fu indagato dalla stessa sulla possibilità che il fisico stesse costruendo un raggio della morte contro i Sovietici.
Le indagini si fermarono solo alla sua morte, nel 1955.

7)La bomba atomica
Alla fine degli anni 30 Albert venne a sapere che gli scienziati del Reich stavano lavorando alla bomba atomica.
Scrisse una lettera al Presidente Roosvelt,incitando gli Stati Uniti a condurre ricerche nel campo,per ottenere l'arma prima dei nazisti.
Albert non partecipò mai in alcun modo al progetto.

8)Presidente d'Israele
Albert non fu mai praticante della sua religione Ebrea,anche se le
 sue radici Ebraiche furono sempre importanti. Alla morte del Presidente Israeliano, nel 1952 gli venne offerta l'opportunità di diventare Presidente che lui rifiutò.

9)Il cervello rubato
Nel 1955 Albert lasciò scritto che il suo corpo fosse cremato.
Thomas Harvey,(patologo di Princeton)rimosse il suo cervello prima della cremazione per studiarlo,non avendone avuta nessuna autorizzazione fu implicato di furto.
La famiglia di Albert quando lo scoprìdiede l'autorizzazione di fare degli studi sul cervello di Albert per capire l'origine della straordinaria Intelligenza che aveva.
Nonostante furono fatti diversi studi non si ottenne nessun risultato.

10)Teoria Unificata
Albert lavorò anche su una nuova teoria,chiamata teoria unificata che non riuscì a portare a termine per un aneurisma dell'aorta addominale che lo portò alla morte.




La simmetria nel corpo di Caterina Pesce classe VD

LA SIMMETRIA NEL CORPO 

Guadandovi allo specchio, dal capo ai piedi, avete mai notato quanto sono simili entrambi i lati del vostro corpo?

Se ci dividessimo verticalmente, in due parti uguali, noteremmo che queste, sovrapposte, combacerebbero quasi perfettamente. Specchiandovi notereste che: abbiamo 2 occhi uguali, 2 orecchie uguali, 2 gambe uguali, 2 mani uguali, un solo naso, ma con 2 narici uguali! Questo prova che il nostro corpo è simmetrico rispetto ad un asse verticale, detto Asse Longitudinale.
Però, il corpo umano non è perfettamente simmetrico. Infatti, se lo fosse saremmo veramente strani! Tra le due parti ci sono piccole differenze che unite ci rendono quello che siamo.
Esempio di come saremmo se fossimo completamente simmetrici           

L’uomo Vitruviano di Leonardo Da Vinci
Alcuni organi del nostro corpo non sono simmetrici, come lo stomaco, il fegato e il cuore, quindi possiamo solamente dire che abbiamo un corpo simmetrico solo esternamente. In un’intervista, il Professor Carlo Alberto Redi, biologo e docente all’Università Di Pavia, ha rilasciato seguenti informazioni: “È chiaro che il cuore è un organo unico, ma nella sua formazione si forma una parte sulla destra e una parte sulla sinistra e poi si fondono”
Si sta appunto riferendo a organi che a noi sembrano simmetrici.

Dobbiamo ricordare, comunque, che il corpo di un essere umano non è l’unico a essere simmetrico: gli animali, dalle dimensioni di un topo a quello di un rinoceronte, come l’uomo hanno un corpo uguale se diviso verticalmente: cani, gatti, giraffe, conigli e elefanti. Ci sono animali, che non hanno solo un asse di simmetria, come la stella marina, caratterizzata dalle sue punte, ne possiede addirittura cinque! Pare che la simmetria bilaterale sia legata alla possibilità di movimento sugli arti.

E tra un millennio il nostro corpo resterà così come adesso?
Per saperlo dovremmo aspettare circa 1000 anni, quindi mettiti comodo!


Caterina Pesce


Laboratorio di scienze alle medie - Yara classe VD

LABORATORIO DI SCIENZE DELLE MEDIE

Mi chiamo Yara, e frequento la quinta elementare. L’anno prossimo andrò alle medie, e non ho per niente paura, forse all’inizio sarà un po’ difficile, ma penso di avere buone basi per affrontare bene questa nuova tappa.
Qualche giorno fa, insieme alla mia classe siamo andati a visitare il laboratorio di scienze delle medie. I ragazzi delle classi prima e seconda G, (sezione musicale) ci hanno fatto vedere tutti gli strumenti presenti nella stanza. La professoressa mi è sembrata molto brava e divertente, facendoci sentire a nostro agio.
Il primo ragazzo a spiegarci è stato Edoardo, che ci ha fatto vedere i  vari tipi di armadio. Il primo si chiamava armadio ventilato, dove si mettevano i vari tipi di prodotti, di cui alcuni emanavano un’odore sgradevole, che fuoriusciva da un tubo che portava all’esterno. Il secondo armadio si chiamava cappa, e conteneva  i  vari strumenti per gli esperimenti  scientifici  e, per evitare che le varie sostanze chimiche schizzassero dappertutto,  aveva un vetro protettivo che si doveva abbassare fino all’altezza delle mani, in modo da maneggiare bene gli attrezzi.
Poi una ragazza, ci ha spiegato  i vari nomi delle provette. Fra queste c’erano i  vasi comunicanti,  tanti piccoli contenitori di forme diverse, attaccati ad una base che, se dentro ci versi un liquido, si riempiono fino alla stessa altezza in tutte le provette, facendoci  ricordare il condotto dell’acqua. Poi un altro ragazzo, ci ha fatto  vedere la dilatazione di solidi, liquidi, e aereoformi. Infine, per concludere, tutti gli alunni ci hanno fatto fare un’esperimento ,  che consisteva nel girare un palloncino sgonfio, (pieno di bicarbonato)in una boccetta contenente aceto. Poi, appena ci hanno dato  il via, abbiamo girato  il palloncino, che è scoppiato immediatamente. La parte più divertente!!!!!

Yara Messina

Le Origini del Carnevale - Giulia classe VD

Le origini deCARNEVALE
Caratterizzato da colori e schiamazzi,il carnevale è considerato la festa dell’allegria per eccellenza .Vengono acquistati costumi da indossare soltanto per qualche giorno poi, come ogni anno,rimangono soltanto strade e piazze da ripulire.
                               
MA QUALI SONO LE ORIGINI  DEL CARNEVALE ?

Non è facile indagare sulle origini di una festa come il carnevale, non è possibile nemmeno sapere i diversi aspetti che ne caratterizzano  i  festeggiamenti, perché  nel corso dei secoli il carnevale si è arricchito di sfumature sempre nuove.
In Italia ci sono carnevali famosi, come quello di Venezia o di Viareggio.
                                      
                                           Le maschere più conosciute sono:

PULCINELLA
È  di umore mutevole e pauroso e ha un carattere poco affidabile . Il suo unico affanno e per procurarsi il cibo.                                         
PANTALONE
È una delle più antiche maschere veneziane. È un mercante ricco e avaro.
I suoi servi patiscono la fame, perché ha la strana abitudine di cacciarli proprio quando arriva l’ora di pranzo
BALANZONE
Ha sempre la testa fra le nuvole,come stesse pensando a cose importantissime. È molto sensibile al fascino femminile, ma non è ricambiato.
BRIGHELLA
Nasce nei quartieri ricchi di Bergamo. È molto abile nel cantare, nel suonare e nel ballare
                                                                  
COLOMBINA
Nata a Siena, è spesso considerata moglie o fidanzata di Arlecchino. È civetta, furba e chiacchierona. A volte dice bugie, ma sempre a fin di bene.
ARLECCHINO
Nasce nei quartieri più poveri di Bergamo. È tra le maschere più amate. Si trova spesso
In mezzo ai guai, ed è sempre alla ricerca di cibo. Rappresenta il servo in cerca di una vita migliore


                                                                                                                   Articolo di Giulia Di Pancrazio

L'Italia in Coppa Davis di Matte Costa - classe VD

L’Italia in Coppa Davis 

Occhiello: Finale del torneo di tennis 1976
Titolo: L’Italia in Coppa Davis
Sottotitolo: La squadra italiana batte in finale il Cile grazie soprattutto ad Adriano Panatta
di Matteo Costa

Articolo: In Cile nel 1976 la squadra italiana di tennis formata da: Adriano Panatta, Corrado Barazzutti (attuale allenatore della squadra italiana di Coppa Davis), Paolo Bertolucci e Tonino Zugarelli con l’allenatore e capitano Nicola Pietrangeli ha battuto in finale la squadra con il punteggio 3 a 1.
Nei tre giorni di torneo i tennisti italiani e cileni si sono scontrati in quattro singolari e un doppio.
La presenza nel team di Adriano Panatta è stata determinante per la vittoria.
Proprio quell’anno, il tennista ha vinto un torneo del Grande Slam: Roland Garros.
Questa vittoria è stata un evento unico.

L’Italia infatti non ha più vinto questo torneo pur arrivando altre quattro volte in finale(1977,1979,1980,1998).

Matteo Costa